Il mutuo chirografario è una formula di prestito poco conosciuta ma che può presentare alcuni vantaggi per chi lo sottoscrive. In questa guida scopriremo le principali caratteristiche del mutuo chirografario, vedremo come ottenerlo e se conviene stipulare un mutuo senza garanzia.
Inoltre analizzeremo i costi di accensione del prestito confrontando irelativi tassi di interesse con quelli del più tradizionale mutuo ipotecario.
Cos’è il mutuo chirografario?
La peculiarità del mutuo chirografario è la mancanza di una garanzia ipotecaria su un bene. Dal termine greco «Cheirògraphos», che significa «scritto a mano», il mutuo chirografario è un prestito sottoscritto mediante una scrittura privata tra il creditore e il debitore che non prevede alcuna garanzia dell’ipoteca a favore dell’ente erogante. Di fatto, tutti i mutui che non prevedono un’ipoteca rientrano nella categoria dei mutui chirografari.
Il mutuo chirografario ha solitamente una durata massima di 10 anni e l’importo minimo che la banca può concedere parte da 10.000 euro e non supera in genere i 75.000 euro se il beneficiario è una persona fisica. Se invece si tratta di un soggetto giuridico, il tetto massimo erogabile all’impresa può arrivare a 120.000 euro.
Mutuo chirografario: come funziona
La procedura per la richiesta di un mutuo chirografario è molto simile all’iter della domanda di un prestito. Rispetto al mutuo ipotecario, il chirografario è senza dubbio più snello per la mancanza della parte legata all’aspetto tecnico/notarile. Non essendoci garanzie di beni, non si deve attendere un perito che effettuerà il sopralluogo sull’immobile ed aspettare che la relazione venga consegnata alla banca. Inoltre, non essendo necessaria la presenza di un notaio per il rilascio del finanziamento, i tempi di erogazione del mutuo chirografario sono nettamente inferiori rispetto al mutuo ipotecario.
Tra gli aspetti su cui è importante porre l’attenzione per valutare quale sia la sua reale convenienza rispetto al più classico mutuo ipotecario dobbiamo partire dal tasso di interesse applicato nei mutui chirografari.
Il Tan e il Taeg del mutuo chirografario sono più alti rispetto al mutuo ipotecario o qualunque altra forma di finanziamento che preveda una garanzia di un bene. Oggi ad esempio, se il miglior mutuo per l’acquisto della prima casa parte da un tasso dello 0,50% per un variabile e uno 0,70% per un fisso, tra i mutui chirografari più convenienti presenti sul mercato possiamo trovare banche che propongono un tasso finito del 3%. Il motivo per cui il tasso è più alto è legato al fatto che l’istituto di credito assume un maggior rischio per questa tipologia di contratto, dovuta alla mancanza di un’ipoteca. Vedremo più avanti un esempio pratico che ci aiuterà a confrontare i tassi di un mutuo chirografario con un mutuo ipotecario.
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